Morbo di Crohn: Una Malattia Gastrointestinale

Il morbo di Crohn è una patologia che affligge il tratto gastrointestinale, coinvolgendo qualsiasi parte dell’apparato digerente, dalla bocca all’ano, con una varietà di sintomi. È considerata una malattia autoimmune, in cui il sistema immunitario attacca l’intestino, provocando infiammazione.

Origine e Diffusione

Il morbo prende il nome da Burrill Bernard Crohn, il ricercatore che per primo identificò le infiammazioni nell’ileo terminale. Questa condizione è diffusa principalmente in Occidente e colpisce maggiormente gli uomini, soprattutto i fumatori. Esiste anche una predisposizione genetica ed ereditaria, particolarmente tra i giovani.

Cause e Fattori di Rischio

Le cause precise del morbo di Crohn non sono ancora del tutto chiare. Tuttavia, ricerche indicano una forte correlazione tra il sistema immunitario e la mucosa intestinale. Predisposizione genetica e disfunzioni della flora batterica intestinale possono scatenare una reazione autoimmune. L’infiammazione risultante danneggia la mucosa intestinale, compromettendo la capacità di respingere i batteri nocivi e causando gravi lesioni tissutali.

Fattori ambientali e stili di vita influiscono notevolmente: il fumo, l’assunzione di alcuni farmaci e una dieta ricca di proteine animali, latte, Omega-3 e Omega-6 sono considerati fattori di rischio. Il morbo è meno comune tra chi segue una dieta ricca di proteine vegetali e pesce. Nonostante i progressi nella ricerca, non esiste una cura definitiva per il morbo di Crohn; le terapie attuali mirano a alleviare i sintomi e ridurre le ricadute. Nei casi più gravi, può essere necessario l’intervento chirurgico.

Sintomi del Morbo di Crohn

I sintomi principali della malattia di Crohn riguardano il tratto gastrointestinale e, inizialmente, possono somigliare a quelli della colite ulcerosa. Si possono manifestare dolori addominali intensi e diarrea, con o senza sangue. La consistenza delle feci varia a seconda della parte dell’intestino interessata. In alcuni casi, le feci possono essere molto liquide, con scariche frequenti e invalidanti. Altri sintomi comuni includono vomito, nausea, febbre e, più raramente, ulcere orali e difficoltà a deglutire.

La malattia può colpire bambini e anziani, causando ritardi nella crescita nei primi e significativo dimagrimento nei secondi, a causa del malassorbimento dei nutrienti. Può anche provocare sintomi extraintestinali, interessando occhi, articolazioni, pelle, sangue e sistema endocrino.

 

Cannabis Terapeutica e Morbo di Crohn

Ecco alcune pubblicazioni scientifiche autorevoli che trattano l’uso della cannabis nel trattamento del morbo di Crohn:

  1. Cannabis for the Treatment of Crohn’s Disease – Cochrane Library: Questa revisione sistematica ha esaminato tre studi che coinvolgono 93 partecipanti con malattia di Crohn attiva. Uno studio ha confrontato il trattamento con sigarette di cannabis contenenti 115 mg di THC rispetto a sigarette placebo. I risultati hanno mostrato che il 45% del gruppo cannabis ha raggiunto la remissione clinica rispetto al 10% del gruppo placebo. Tuttavia, gli effetti collaterali erano più frequenti nel gruppo cannabis, includendo sonnolenza e nausea. I risultati suggeriscono che gli effetti della cannabis sulla malattia di Crohn sono incerti e che sono necessari ulteriori studi per valutare l’efficacia e la sicurezza della cannabis in questa condizione​ (Cochrane Library)​​ (Welcome)​.
  2. Cannabis for the Treatment of Crohn’s Disease and Ulcerative Colitis: Evidence From Cochrane Reviews – Oxford Academic: Questo studio ha valutato l’efficacia dell’olio di cannabis (15% CBD e 4% THC) nel trattamento della malattia di Crohn. Dopo otto settimane di trattamento, i partecipanti che hanno assunto olio di cannabis hanno mostrato miglioramenti significativi nella qualità della vita e una riduzione del punteggio CDAI (Crohn’s Disease Activity Index) rispetto al gruppo placebo. Anche se questi risultati sono promettenti, la certezza delle prove è bassa e ulteriori ricerche sono necessarie per confermare questi effetti​ (Oxford Academic)​.
  3. Role of Cannabis in the Management of Inflammatory Bowel Disease – Academic.oup.com: Questa revisione esplora il ruolo della cannabis nella gestione delle malattie infiammatorie intestinali, inclusa la malattia di Crohn. Lo studio di Naftali et al. del 2013 ha trovato che i partecipanti trattati con sigarette di cannabis contenenti 115 mg di THC hanno mostrato una significativa riduzione dei sintomi della malattia rispetto al gruppo placebo. Tuttavia, gli autori sottolineano la necessità di ulteriori studi per confermare questi risultati e determinare i dosaggi ottimali​ (Oxford Academic)​.

Queste pubblicazioni indicano un potenziale terapeutico della cannabis nel trattamento della malattia di Crohn, ma sottolineano anche la necessità di ulteriori ricerche per confermare l’efficacia e la sicurezza del trattamento.

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